I dati di osservazione solare della sonda europea Solar Orbiter hanno scoperto la fonte del vento solare? Sì, rispondono gli autori dello studio, che discute della scoperta di minuscoli getti di gas surriscaldato in grado di alimentare il flusso di particelle cariche che compongono il vento solare.
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nello spazio, vento solarevento solare In qualche modo fa piovere o splendere il tempo. La sua intensità, infatti, influisce direttamente sul campo magnetico che circonda la Terra e può provocare numerosi fenomeni disturbanti per l’attività umana in essa. orbitaorbita I satelliti, per esempio. Per gli astronauti attivi intorno alla Terra o sulla Luna, è anche una preoccupazione per le radiazioni che porta e per i disturbi che può causare sui satelliti, in particolare quelli utilizzati per la navigazione, il posizionamento e le comunicazioni.
Sorprendentemente, la sua origine non è ben compresa, quindi gli scienziati hanno più supposizioni che certezze. Sanno che gran parte del vento solare è associato a strutture chiamate buchi coronali. Queste sono le regioni in cui si trova il campo magnetico SullySully Non si ritira verso il sole, ma si estende in profondità nel sistema solare. Ciò consente al plasma di fluire lungo le linee “aperte” del campo magnetico, dirigendosi verso il basso. sistema solaresistema solareCreando così il vento solare. Solo che non erano sicuri di come il plasma avesse cominciato a fuoriuscire dal sole. L’ipotesi più accettata era che la corona fosse calda, il che la faceva espandere naturalmente e una parte di essa fuoriusciva lungo le linee di campo, in un flusso continuo e costante.
Il Solar Orbiter ha scoperto la fonte principale del vento solare?
Tuttavia, questo mistero che si cerca di risolvere da decenni potrebbe essere stato risolto durante le osservazioni effettuate dalla sonda Solar Orbiter! Scoprendo piccoli aerei di GasGas molto caldo, che appare e poi scompare dopo 20-100 secondi emettendo plasma ad una velocità di circa 100 km/s, Un team di ricercatori, sotto la direzione di Lakshmi Pradeep Chitta, è convinto che questi getti alimentino il flusso di particelle cariche che compongono il vento solare. Questo team ritiene che queste particelle espulse abbiano il potenziale per essere emesse in quantità sufficienti da costituire la fonte tanto necessaria di energia solare, e quindi spiegare la fonte del vento solare – o almeno la fonte principale. secondo Autori dello studioNon è escluso che eventi minori e più frequenti possano portare all’espulsione TemaTema che compongono il vento solare.
Questa scoperta è resa possibile dall’altissima sensibilità dell’imager ultravioletto dell’EUI che è in grado di vedere questi getti, che sono larghi solo poche centinaia di chilometri. E non dimentichiamo che la sonda era a circa 75 milioni di chilometri di distanza!
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