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Una famosa scena della mitologia greca è stata scoperta in una casa dell'antica città romana di Pompei. Sebbene siano stati dipinti quasi 2000 anni fa, sono ancora attuali.
Dorme sotto spessi strati di cenere vulcanica da 2.000 anni. Un magnifico affresco raffigurante una scena della mitologia greca è stato scoperto nell'antica città romana di Pompei. Durante gli scavi sono emersi lavori attorno alla Casa di Leda, una delle antiche abitazioni cittadine che venne distrutta e sepolta sotto la cenere nell'anno 79 a causa dell'eruzione del Vesuvio.
“La storia si ripete”, ha detto il direttore del Parco Archeologico Gabriel Zutztregel. Il murale, sebbene abbia quasi 2.000 anni, è un toccante riflesso dell'era moderna. Mostra Phrixus ed Heli, due fratelli e una sorella in fuga dalla loro matrigna, Ino, che li vuole morti. La leggenda narra che i gemelli cerchino di fuggire sull'ariete dal vello d'oro. Frisso, seduto sull'ariete, assiste impotente alla sua sfortunata sorella che cade nelle acque sulle quali volano sui loro animali.
“È un bellissimo affresco in ottimo stato di conservazione. Il mito di Frisso ed Eli è diffuso a Pompei ma è anche esistente”, spiega Zutztriegel. Il dipinto presenta colori vibranti ottenuti attraverso “straordinaria abilità artistica”, come è raffigurato Heli su sul punto di annegare Le onde le coprono il viso mentre tende la mano a suo fratello.
Il murale sarà esposto al pubblico
Il direttore del parco ha espresso ottimismo sul fatto che le case meticolosamente conservate possano essere messe a disposizione del pubblico nel prossimo futuro, sottolineando l'importanza culturale e storica di quest'ultima scoperta. Gli attuali scavi presso la Maison de Léda mirano a ricostruirne la planimetria completa e a raccogliere informazioni sufficienti per identificare gli ambienti principali di altre due residenze situate a nord e a sud di essa. Attualmente sono in corso le operazioni di pulizia degli Al-Fresco per rimuoverli.
La cenere vulcanica espulsa dal Vesuvio 2.000 anni fa si è accumulata sulla maggior parte delle case di Pompei, consentendone la conservazione quasi completa, così come molti dei corpi delle 3.000 persone uccise dal disastro.
Patrimonio dell'Umanità UNESCO, Pompei è il secondo sito turistico più visitato in Italia dopo il Colosseo di Roma, coprendo una superficie totale di circa 22 ettari, un terzo dei quali rimane sepolto sotto la cenere.
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