Scritto da Sandra Durieux
SLe etichette energetiche che elencano le prestazioni degli elettrodomestici classificandole su una scala da A a G valgono davvero la pena? È quanto voleva sapere l’Associazione europea dei consumatori (BEUC), che giovedì ha pubblicato uno studio che misura l’efficacia di queste etichette e più in generale di quelle della Direttiva europea sulla progettazione ambientale, che impone standard energetici ma anche di progettazione ecologica. Per tutta una serie di elettrodomestici della vita quotidiana per ridurre il consumo energetico e le emissioni di carbonio. Questo studio, condotto per la prima volta nel 2016, ha dimostrato che i consumatori potrebbero risparmiare tra 330 euro all’anno (solo acquistando prodotti coperti da regole minime di progettazione ambientale) e 515 euro (scegliendo una categoria di etichettatura energetica superiore). Da allora, le regole della progettazione ambientale sono diventate più rigorose.
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