L’immunità sarà collettiva o non lo sarà. Finché ci saranno paesi nel mondo le cui popolazioni non sono state vaccinate, rischiamo di vedere emergere nuove forme di varianti. E nessuno sarà in grado di proteggerci da questo./credit DEpositPhoto
Oggi, le prenotazioni vengono effettuate all’ultimo minuto, quando vengono effettuate.
Questa situazione continuerà ad avere un impatto significativo sul nostro settore ancora per qualche settimana o addirittura qualche mese.
Condizioni aggravanti: La crescente sensibilità della gestione delle risorse umane e l’assenteismo nelle agenzie e nei tour operator.
La stragrande maggioranza dell’orario di lavoro è dedicata al rinvio, alla reintegrazione e alla cancellazione. In altre parole, un’attività sempre più controproducente Ciò continua ad ampliare i deficit e le preoccupazioni per le scadenze incombenti.
Il fine “a qualunque costo”, applicato indiscriminatamente, metterà a repentaglio la stragrande maggioranza delle imprese.
Soprattutto nel turismo. L’incomprensione vince. I nostri dirigenti ci dicono che il virus si trasmette senza passaporto e d’altronde chiudono le frontiere al minimo preavviso.
Fondamentalmente ci viene detto che Omicron è una sorta di “influenza” e che presto saremo collettivamente immuni a gravi infezioni.
Poi in compenso ci è stato detto che dovevamo potenziare sempre di più i dispositivi sanitari: autotest, PCR, mascherine obbligatorie all’esterno, e magari presto FFP2 per avere un buon peso su una buona bilancia.
“Un drogato di zombi amante degli hipster. Aspirante risolutore di problemi. Appassionato di viaggi incurabile. Appassionato di social media. Introverso.”