Secondo un documento pubblicato giovedì sul sito ufficiale del Cremlino a seguito di una riunione del governo, il presidente russo ha chiesto “di garantire, fino al 2030, l’attuazione di misure volte a sostenere le attività dei centri di ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale”.
Negli ultimi anni è iniziata la corsa per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale tra i più grandi gruppi tecnologici del mondo, come le aziende americane Google e Microsoft e il colosso cinese di Internet Baidu.
Nel pieno della corsa all’intelligenza artificiale, i profitti di Google e Microsoft sono migliori del previsto
Questo annuncio del Cremlino arriva in un momento in cui lo Stato russo sta lavorando per rafforzare il proprio controllo sul settore digitale e sull’alta tecnologia, nel mezzo del conflitto in Ucraina.
Secondo la tabella di marcia, Vladimir Putin ha raccomandato una serie di misure: i fondi federali dovrebbero essere stanziati per sostenere la ricerca, soprattutto nel campo degli algoritmi di apprendimento automatico, dei “grandi modelli linguistici” – chatbot – e dei “supercomputer”.
Il presidente russo vuole anche “accelerare l’introduzione delle tecnologie dell’intelligenza artificiale” all’interno delle aziende pubbliche. Le aziende che desiderano ricevere sussidi dal bilancio federale dovranno, da parte loro, impegnarsi a utilizzare l’intelligenza artificiale.
Infine, “dal 2024”, diventerà obbligatorio “nell’ambito dei programmi di istruzione superiore” anche un modulo denominato “Sistemi di Intelligenza Artificiale”, come si legge anche in questo documento.
Vladimir Putin ha ripetuto negli ultimi mesi di voler raggiungere la “sovranità tecnologica”, poiché le sanzioni internazionali che colpiscono Mosca le impediscono di accedere a software e componenti stranieri come i semiconduttori.
Lo scorso aprile Speer, una delle aziende russe leader nel campo delle nuove tecnologie, ha lanciato il proprio chatbot, unendosi alla corsa globale per strumenti creati dall’intelligenza artificiale, come la star americana ChatGPT.
Ma l’intelligenza artificiale, che promette di rivoluzionare un’ampia gamma di professioni, sta suscitando grandi preoccupazioni in tutto il mondo perché la tecnologia potrebbe essere utilizzata per scopi dannosi. Diversi paesi hanno già annunciato il desiderio di regolamentare gli strumenti di tipo ChatGPT.
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