Home Mondo “Vogliamo fare a Bruxelles quello che abbiamo fatto a Roma”: Giorgia Meloni immagina una “svolta” per un’Europa sana

“Vogliamo fare a Bruxelles quello che abbiamo fatto a Roma”: Giorgia Meloni immagina una “svolta” per un’Europa sana

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“Abbiamo un obiettivo chiaro, vogliamo fare a Bruxelles quello che abbiamo fatto a Roma”, ha detto la Meloni, il cui partito post-fascista Fratelli d’Italia ha vinto le elezioni legislative nel settembre 2022.

Ha detto di voler “costruire un governo di destra anche in Europa, mandando la sinistra una volta per tutte all’opposizione che ha fatto così tanti danni al nostro continente in tutti questi anni”.

“Siamo a un punto di svolta e sembra che sia un referendum tra due visioni opposte dell’Europa”, ha detto a migliaia di sostenitori riuniti in Piazza del Popolo, nel centro di Roma.

In un discorso di un’ora davanti a uno striscione che diceva: “Con la Georgia, l’Italia sta cambiando l’Europa”, ha affermato che l’Unione Europea “deve essere un partner degli Stati-nazione e non una sovrastruttura che li soffoca”.

Ha accusato l’Unione Europea di concentrarsi troppo sulla regolamentazione, soprattutto sulle questioni ambientali, e di trasformarsi in un “paradiso per i burocrati” e “un inferno per chi fa affari”.

I sondaggi d’opinione prevedono l’ascesa dei partiti di estrema destra in Europa, anche se si prevede che i partiti tradizionali rimarranno in testa al Parlamento europeo.

La Meloni è la leader di uno dei gruppi di estrema destra, i Conservatori e Riformisti Europei (ECR).

Il Raggruppamento Nazionale francese fa parte del partito Identità e Democrazia II, che ha recentemente escluso l’AfD dopo una serie di scandali che hanno coinvolto uno dei suoi leader, Maximilian Krah, particolarmente sospettato di essere vicino a Russia e Cina.

La leader italiana ha sottolineato di essere ferma contro la Russia, mentre molte persone, ha detto, credono che l’Italia sarà “l’anello più debole dell’unità europea”.

Nonostante la sua retorica, è riuscita a sviluppare un rapporto pratico con l’Unione Europea e ha collaborato in particolare con la Commissione Europea sulla questione della migrazione.

Da parte sua, la leader del Partito Democratico, il principale gruppo di opposizione, Ellie Shlein, ha sottolineato durante un incontro a Milano l’eredità storica del nazionalismo in Europa.

“In questo continente il nazionalismo ha sempre prodotto una sola cosa, ovvero la guerra”, ha detto, prima di lanciarsi nel suo discorso: “Viva l’Italia antifascista”.

La Meloni è candidata alle elezioni europee e ha fatto valere la sua causa, anche se non può sedere al Parlamento europeo.

In difesa delle sue azioni di governo, si è scagliata contro i suoi critici, che l’hanno accusata di limitare i diritti civili e di politicizzare la radiodiffusione pubblica.

Nelle elezioni europee spera di raggiungere nuovamente il suo risultato – il 26% dei voti – per il 2022, battendo i suoi alleati di coalizione.

Tra questi, la Lega di Matteo Salvini punta al 9% circa e il partito di destra Forza Italia punta al 10%. Il Partito Democratico, che guida l’opposizione, ha circa il 21% dei voti.

Sempre in un incontro a Milano, Salvini ha rilanciato l’appello della Meloni per una “destra unita” e ha criticato il presidente francese Emmanuel Macron, descritto come un “guerrafondaio”, per aver rifiutato di escludere l’invio di truppe in Ucraina.

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