Tra l’arrivo della famosa sequenzadi Carolo Fabrizio (“Minga ti, le mie palle!”) che ci introduce alla sua città natale e alla città portuale del piccolo James Deano – non in Freddy Tougaux ma “Freddy tutto bello” – sulle leggi del futuro (“Kilucru”), il ritorno del 2022 Grand Cactus mantiene le sue promesse di divertimento. Oltre alle vette del Georges-Louis Bouches o dell’Hajj Habib, un riferimento particolare alla miscela esplosiva di Patrick Chirac (Fabien Lecastel) in questo periodo di incendi. Ingannare o meglio… fumare!
Per non dimenticare il tanto atteso Yves van Lethem come editorialista. Ammirando lo spettacolo, davanti all’epidemiologo del lavoro di crisi sanitaria
In un colpo ‘a chiudere il cerchio
“.”
Non ho problemi a essere una caricatura molte volte, tutto il tempo.
Un portavoce del governo spiega Covid-19. “
È un po’ come un conflitto di interessi. Quando ce n’è uno è fastidioso ma quando ce n’è 50 non lo è. Quindi preferirei essere un cartone animato tutto il tempo piuttosto che una volta sola”.
Descritto da Jerome de Warzi (che giovedì ha festeggiato il suo 52esimo compleanno!) come un “Mister di El Alamein” mentre vaga tra “provette e seconda classe”, lo ha preso in giro durante quasi l’intero spettacolo. Naturale del resto, ha sostituito Thierry Luthers, che soffre del solito dolore per gli attori. Dal tocco di Jeamotte che lo traveste da Dr. Maboulle, Doctor Strange o Doc di Ritorno al futuro, attraverso confronti con il Dr. Raoult o anche un questionario di Jérôme de Warzée. Il capobanda gli ha chiesto di scegliere tra spazzola o pettine (“pettine”, “pettine”), kayak o frisbee (riferendosi alle attività insolite offerte dal programma di codifica durante la pandemia), “malattie sessualmente trasmissibili o CST forzate”. Astrazeneca o Maggie De Block’? Il vaccino, perché tra due mali scelgo il minore”. O quando Yves Van Laethem dimostra di avere la risposta e un umorismo autoironico come questa battuta nei confronti del nostro JCVD nazionale: “Lo valuto al quattordicesimo grado, intendo in il senso che dipende dal vino (e dal grado alcolico in esso contenuto, ndr). Chi l’ha bevuto prima (sorride)!”
“Gelman” e “Superman”
È arrivato il tanto atteso sketch: Cody che prende in giro Yves Van Laethem, davanti allo stesso Yves Van Laethem. Anche se Gilman inizialmente finge di essere un supereroe e non un contagioso belga, finirà per essere confuso. Se non si deve confondere i poteri (soprannaturali) con il potere d’acquisto, Yves Van Laethem non ha esitato a fare un gioco di parole tra “zero” e “campione”. Ma il clou delle rotaie risale a questo momento in cui, tra “domande di buon senso” e le supergiclettes di Gilman che non vuole spruzzare l’epidemiologo perché “ci è caduto da giovane”, Cody alias Gilman si rende conto in Yves van Letheme prima di lui. “Quando vedo questi bicchieri, questi occhiali affumicati, ho l’impressione di essere davanti a me stesso. scherzare nel gruppo, prima di concludere: “E voglio anche fare l’amore con me stesso! ”
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